Stamattina sono stato con le lavoratrici degli appalti nelle scuole.
Dopo anni di precariato e scarsi diritti chiedono, come è sacrosanto, che venga riconosciuto il loro lavoro e la possibilità di rientrare nella internalizzazione prevista dalle leggi.
Lo scorso governo non ha previsto sufficienti spazi per tutti i 16.000 lavoratori. Noi proveremo a correggere gli errori precedenti. Non ci fermiamo.